Chiesa della Madonna delle Scentelle

Chiesa della Madonna delle Scentelle

La chiesa si trova lungo la strada rotabile che da Grotti va verso Forca di Cerro ed in prossimità della biforcazione per la Forca di Bazzano, un’antica via di transito battuta dai pastori della transumanza e da pellegrini che si spostavano da un santuario all’altro.

Al luogo di culto era unito anche un piccolo eremo rimasto abitato sino all’inizio del secolo scorso ed un ambiente per l’accoglienza dei viandanti, un tempo aperto con un arco, che sono ancora uniti alla chiesa e sono utilizzati in occasione della festa annuale che vi si svolge.

La storia

L’edificio attuale risale al sec. XVI, ma si tratta probabilmente di un rifacimento di una struttura più antica in quanto il suo toponimo è da mettere in collegamento con il movimento eremitico della zona, anche se potrebbe essere riferito al fosso portatore di acqua che fa delle piccole cascatelle.

In passato questo luogo, dato il suo isolamento, era anche infestato dai briganti che si appostavano in attesa del passaggio di commercianti o viandanti che transitavano in questo luogo essendo una via di comunicazione molto importante per i commerci di un tempo.

Esterno

La facciata della chiesa si presenta con la classica sistemazione delle cappelle di transito con al centro il portale e due piccole finestrelle con grate ai lati, da cui si poteva comunque venerare la immagine della Madonna a cui era dedicata la chiesa.

La parte cuspidata della facciata è arricchita da un’altra finestrella in alto e da una croce, mentre sul lato destro si erge un campanile a vela ad un solo fornice, attualmente senza campana in quanto è stata trafugata di recente, ma era molto antica e risaliva al 1580.

Interno

L’interno, a navata unica pavimentata in cotto e coperta a capriate lignee, conserva sopra l’altare un pregevole affresco della Madonna col Bambino del sec. XVI, attualmente molto venerato dalla popolazione locale, che quasi sicuramente è stato realizzato da Piermarino di Giacomo di Castel San Felice, discepolo seguace dello Spagna.

Tale affresco è comunque riapparso in seguito alla rimozione della pala d’altare seicentesca in tela dipinta dove compariva sempre l’immagine della Madonna, che era stata realizzata successivamente e che celava ai devoti l’affresco originario, della quale al momento si sono perse le tracce.

Tradizioni

In questa chiesa sin da tempo immemorabile si usava compiere il pellegrinaggio e la festa nella data del 2 luglio, un tempo sacro alla Visitazione di Maria a Sant’Elisabetta, che attualmente si svolge ancora, ma in una domenica successiva.

Dove si trova la chiesa